Le storie dei pazienti e la tecnologia digitale: come cambia la cura e il prendersi cura. Approfondimenti intorno alla “medicina narrativa”
Le innovazioni tecnologiche offrono continuamente ai medici strumenti sempre più sofisticati e accurati.
La digital health mette a disposizione del singolo un insieme di strumenti di misurazione, direttamente sullo smartphone. In tempo reale, possiamo misurarci la glicemia, il battito cardiaco, il respiro e aggregare i dati in grafici sempre accessibili e aggiornati. Nello stesso tempo, le conversazioni online sulla malattia e le terapie consentono di condividere con altri “pazienti come me” le paure, le aspettative, gli effetti dei farmaci. Tutto questo potrebbe modificare la scena dell’atto terapeutico e le condizioni della sua efficacia. Insieme misurazioni e storie creano un’esperienza della malattia e delle terapie che nasce e si sviluppa al di fuori del contesto medico.
I rischi possibili sono vari:
• la progressiva delegittimazione dei sanitari come riferimento di saperi e metodi per la gestione della cura;
• l’ulteriore medicalizzazione di persone a basso rischio;
• l’auto-produzione di dati/narrazioni sostanzialmente irrilevanti sotto il profilo del reale beneficio clinico;
• la diffusione poco consapevole e insicura di dati sensibili e personali (privacy).
La scommessa è però intrigante: con una fellowship tra detentori di diversi saperi (medico e paziente), riuscire a coniugare la evidence based medicine (EBM) con la narrative medicine (NBM), nella direzione di una medicina sempre più personalizzata e condivisa.
La medicina narrativa può offrire i quadri concettuali e le metodologie per orientare verso la pratica clinica questa nuova e sempre più diffusa capacità narrativa del paziente. Può facilitare il passaggio dalle conversazioni online, alle storie condivise con il medico per un progetto diagnostico-terapeutico sempre più personalizzato.
Nel 2014, una Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità ha definito le Linee di Indirizzo per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica centrate sulla personalizzazione e la co-costruzione.
La giornata ha l’obiettivo di:
• offrire i quadri teorici e le metodologie della Medicina Narrativa per trasformare il processo attuale di empowerment digitale del paziente in risorsa per la cura, guidata dal curante,
• mostrare le potenzialità di sviluppo della medicina narrativa offerte dalle tecnologie digitali,
• fornire strumenti operativi per la costruzione di progetti di medicina narrativa nella pratica clinica.
Il corso ha un orientamento prevalentemente empirico, finalizzato a offrire ai partecipanti strumenti operativi per sviluppare progetti di medicina narrativa nelle proprie aree e strutture di appartenenza.
INFORMAZIONI
ECM
La partecipazione all’evento è gratuita, con iscrizione obbligatoria entro il 25 maggio 2016.
L’incontro della mattina sarà accreditato per per un massimo di 100 posti, assegnati secondo l’ordine di arrivo delle adesioni e per le seguenti professioni: 60 posti Medico Chirurgo (tutte le discipline), 40 posti Infermiere.
Obiettivo formativo n. 11: Management sanitario. Innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali.
L’incontro del pomeriggio sarà accreditato per un massimo di 20 posti, tra quelli iscritti alla sessione del mattino.
SEDE
La giornata si terrà presso la Sala Stringa della FBK in Via Sommarive 18 a Povo di Trento. La sede dispone di parcheggio ed è raggiungibile in autobus tramite la linea 5 e la linea 13, in partenza di fronte alla stazione dei treni di Trento.