Le neuroscienze tra clinica e ricerca
Il cervello umano, con il suo patrimonio di conoscenze ed esperienze, interagendo costantemente con l’ambiente fisico e sociale, guida il comportamento, le scelte individuali e collettive, crea strumenti sempre più raffinati di comunicazione e interazione, indirizzando linee di sviluppo, scelte politiche, economiche ed industriali. Più del 50% delle disabilità presenti nella comunità origina da una malattia del cervello ed i costi diretti ed indiretti delle cure sono enormi.
Per questi motivi lo studio delle “neuroscienze” suscita un profondo interesse a livello mondiale tra gli addetti ai lavori e nell’opinione pubblica e ha enormi implicazioni anche di tipo economico, relativamente alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione neurologica. Le neuroscienze si fondano sulla stretta collaborazione di discipline eterogenee ma complementari che vanno, per le scienze di base, dalla biologia molecolare, passando per la fisiologia, la neurobiologia, le scienze del comportamento e la psicologia, fino alla fisica, la matematica, l’ingegneria e l’informatica. Gli approcci e i risultati delle scienze di base poi si riversano sulle discipline medico – cliniche. Questo processo di integrazione ha creato negli ultimi anni importanti sviluppi con la nascita di nuove discipline come le neuroscienze computazionali, la neuroinformatica, la neuroingegneria, la neurotecnologia, la neurorobotica e le nanotecnologie applicate. Ne sono la prova lo sviluppo di ampi progetti internazionali come lo “Human Connectome Project” e “Human Brain Project” finanziato dalla comunità europea, che mirano a realizzare una simulazione del funzionamento completo del cervello umano per una migliore comprensione delle patologie cerebrali umane.
Le “neuroscienze” costituiscono perciò un settore in rapida crescita con prospettive cliniche molto interessanti non solo per la diagnosi e la cura delle malattie ma anche per la salute ed il benessere della persona e della comunità. La coesistenza in Trentino, e in particolare nella città di Rovereto, di Istituzioni di ricerca come il Centro Mente/Cervello – CIMeC, il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, il Polo della Meccatronica e la presenza presso l’Ospedale Santa Maria del Carmine delle funzioni diagnostico-terapeutiche delle malattie neurologiche, con approcci neuroriabilitativi avanzati, offre un’opportunità unica di sviluppo in quest’ambito disciplinare nel territorio provinciale per i prossimi anni.
La partecipazione all’evento è gratuita, con iscrizione obbligatoria entro il 10 marzo 2017.
L’incontro sarà accreditato per un massimo di 100 posti, assegnati secondo l’ordine di arrivo delle adesioni e per le seguenti professioni: 50 Medico Chirurgo per le discipline Geriatria – Medicina Generale – Neurochirurgia – Neurofisiopatologia – Neurologia – Neuroradiologia – Otorinolaringoiatria – Psichiatria
20 infermiere, 10 Logopedista, 10 Tecnico di neurofisiopatologia , 10 Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
Obiettivo formativo n. 18 – Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. Malattie rare.
La giornata si terrà presso l’Aula Magna del Palazzo dell’Istruzione in Corso Bettini, 84 a Rovereto